The Velvet Underground – I’m Waiting For The Man

The Velvet Underground Lou Reed Nico I'm Waiting For The Man

Rui Cardo Suggestions presenta grandi classici e perle nascoste, versioni ufficiali e live ricercati.

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The Velvet Underground - I'm Waiting For The Man

Song

I'm Waiting for the Man è un brano musicale del gruppo rock statunitense The Velvet Underground, scritto da Lou Reed. Fu originariamente pubblicato nel 1967 sul primo album della band, The Velvet Underground & Nico.

Soggetto

La canzone racconta la storia di uno studente in cerca di droga a Harlem. Già nella prima strofa, Reed delinea il protagonista: è un bianco, in crisi d'astinenza, che arriva a Harlem (Up to Lexington 125) con in mano 26 dollari cercando il suo spacciatore di fiducia. Mentre aspetta gli si avvicina un nero che in tono minaccioso gli chiede cosa ci faccia lì e lo accusa di essere venuto a rubar le loro donne.

Il giovane, nervoso e in evidente stato di difficoltà, balbetta una scusa dicendo di stare aspettando un "carissimo" amico. A salvarlo da una situazione pericolosa, ecco arrivare lo spacciatore, l'uomo del titolo del brano, descritto come un angelo della morte:

(EN)« Here he comes, he's all dressed in black
PR shoes and a big straw hat
He's never early, he's always late
First thing you learn is that you always gotta wait »
(IT)« Eccolo che arriva, tutto vestito di nero
Scarpe da portoricano, e un grosso cappello di paglia
Non è mai in anticipo, è sempre in ritardo
La prima cosa che impari è che devi sempre aspettare »
(I'm Waiting for the Man, Lou Reed)

Quello che Reed descrive nella canzone, non è solo uno spaccio di droga, ma il confronto/scontro tra due mondi estranei che però vivono a pochi chilometri di distanza l'uno dall'altro, nella stessa città.

L'andamento "saltellante" della canzone, con il martellante riff di pianoforte e chitarre in evidenza, riflette la tensione della scena e l'impellente desiderio di "farsi" del protagonista, che una volta in possesso della dose se ne torna a casa sano e salvo dalla propria ragazza, soddisfatto e appagato. Almeno fino al giorno dopo.


Album

«Soltanto cento persone acquistarono il primo disco dei Velvet Underground, ma ciascuno di quei cento oggi o è un critico musicale o è un musicista rock»
(Brian Eno)

Il disco è considerato uno degli album più importanti, influenti ed acclamati della storia della musica rock, avendo gettato le basi per una moltitudine di generi venuti dopo (come punk, new wave, rock alternativo o post-rock) e avendo introdotto tematiche innovative nei testi che lo compongono, mai affrontate prima in maniera così esplicita in un brano rock, come la vita metropolitana, la perversione e la deviazione sessuale, l'alienazione urbana o lo spaccio e assunzione di droga.

The Velvet Underground & Nico è il primo album dei Velvet Underground, gruppo musicale rock statunitense, registrato con la collaborazione vocale della cantante tedesca Nico nel 1966 e pubblicato nel 1967 dalla etichetta Verve Records.

L'album venne prodotto da Tom Wilson e da Andy Warhol, il quale ne disegnò la celebre copertina con la banana, inserita dalla rivista di critica musicale Rolling Stone al decimo posto nella lista delle "100 migliori copertine della storia".

Descrizione dei brani
Sunday Morning

Dietro la serena descrizione di una calma domenica mattina, tranquillo risveglio dopo una notte di abusi di droghe, si cela un sentimento di paranoia e d'ansia strisciante che attanaglia il narratore della canzone. Il produttore Tom Wilson avrebbe voluto che a cantare il brano fosse Nico, ma Lou Reed volle cantarlo a tutti i costi lui stesso.

I'm Waiting for the Man

Uno studentello bianco si reca in un quartiere nero di Harlem a comprare dell'eroina dal suo spacciatore di fiducia che lo fa sempre aspettare. Farà dei brutti incontri prima di riuscire ad avere la sua dose. Un martellante piano boogie, contrappuntato da chitarre elettriche quasi punk, impreziosisce il brano. La parte finale del brano da inoltre spazio dal suono di un pianoforte che suona sempre la stessa nota.

Femme Fatale

Facciamo la conoscenza di una figura femminile algida, cinica e risoluta, che non si fa scrupoli a trattare i suoi spasimanti come giocattoli. Nico la interpreta sul disco alla perfezione. Lou Reed ha raccontato che la canzone fu scritta, dietro richiesta di Andy Warhol, ispirandosi alla figura di Edie Sedgwick.

Venus in Furs

Ispirata dalla lettura del romanzo Venere in pelliccia di Leopold von Sacher-Masoch, descrive un triangolo sadomaso non privo di amarezza esistenziale, tra due amanti e il narratore che li osserva nel loro perverso gioco servo-padrona. Il brano risalta per la violenta presenza della viola di John Cale.

Run Run Run

Ambientata a Union Square, un parco dove si incontrano gli spacciatori di droga a Manhattan. I protagonisti della canzone sono quattro delinquenti dai nomi bizzarri, forse transessuali, (Teenage MaryMargarita PassionSeasick Sarah, e Beardless Harry), appartenenti al mondo della droga di New York. Brano essenzialmente Rock n' Roll con lunghi assoli di chitarra elettrica nell'intermezzo.

All Tomorrow's Parties

Funerea riscrittura della favola di Cenerentola cantata da Nico; era la canzone del disco preferita da Andy Warhol. Lou Reed descrisse il brano anche come «una descrizione molto appropriata di certa gente che frequentava la Factory in quel periodo». Il brano è accompagnato da un pianoforte preparato su idea di John Cale che suona sempre la stessa nota. Del brano esistono due versioni, una pubblicata come singolo (lato B: I'll Be Your Mirror), con la voce di Nico ben in evidenza raddoppiata su due piste, e una seconda con un missaggio più pacato e meno radiofonico.

Heroin

Cruda descrizione della dipendenza dall'eroina di un tossicodipendente. La descrizione dell'esperienza è raccontata nei dettagli più feroci, come l'ago che buca la vena, il sangue che entra nella siringa e la volontà di annullarsi completamente nella droga che diventa l'unica compagna di vita del protagonista.

There She Goes Again

Un ragazzo è tormentato dalla gelosia che prova per la sua ragazza che sembra non curarsi minimamente di lui e provare piacere a ferire i suoi sentimenti. Il consiglio di Lou Reed? Picchiarla. Il riff iniziale della canzone è ripreso dal successo del 1963 di Marvin Gaye Hitch Hike.

I'll Be Your Mirror

Delicata canzone d'amore scritta da Reed per essere cantata da Nico. Dedicata al primo amore di Lou, Shelley Albin, e forse anche alla stessa Nico, con la quale Reed all'epoca ebbe una breve relazione.

The Black Angel's Death Song

Sperimentazione sonora attraverso un massiccio uso del feedback e della viola distorta e lancinante di Cale. Il testo è un fluire di immagini onomatopeiche, nonsensi e associazioni verbali senza un particolare significato. Sulla canzone circola una celebre leggenda metropolitana confermata anche da Sterling Morrison, si dice che la sera stessa che i Velvet Underground suonarono la canzone per la prima volta in pubblico, furono licenziati in tronco dal proprietario del locale in cui si esibivano.

European Son

Dedicata alla memoria del primo nume tutelare di Lou Reed, il poeta Delmore Schwartz. Dopo un breve testo cantato sopra un convenzionale riff di chitarra e basso, un rumore assordante (simile al ruggito di una tigre in un catino, ma in realtà fatto da John Cale trascinando una sedia di metallo sul pavimento e poi facendola sbattere violentemente contro una pila di piatti di alluminio) ci porta a un brusco cambio di clima: una lunga coda strumentale a base di distorsioni e feedback di chitarra che sconvolse non poco il pubblico di allora.


Artist

Velvet Underground sono stati un gruppo rock statunitense formatosi nel 1964 e attivo fino al 1973. Nel 1993 si riunirono nuovamente per un tour mondiale, per poi sciogliersi definitivamente a causa dei dissidi interni e della morte del chitarrista Sterling Morrison.

Considerati uno dei gruppi rock più influenti nella storia della musica, divennero importanti pionieri per diversi generi che avrebbero poi preso piede nei decenni successivi quali il rock alternativo, la new wave, il punk rock, il noise e il post rock.

I Velvet Undergound si formarono a New York (città da cui hanno tratto profonda ispirazione) grazie all'incontro tra l'allora studente universitario Lou Reed e John Cale, giovane musicista d'avanguardia ed allievo di La Monte Young. Al gruppo si unirono poi Sterling Morrison alla chitarra e Angus MacLise alla batteria, sostituito poco dopo da Maureen “Moe” Tucker. Nel 1996 furono introdotti nella Rock and Roll Hall of Fame.

Nel 2004 la rivista musicale Rolling Stone li ha inseriti al numero 19 nella sua lista dei 100 migliori artisti di tutti i tempi.


Lou Reed

Lewis Allan "Lou" Reed (New York2 marzo 1942 – Southampton27 ottobre 2013) è stato un cantautorechitarrista e poeta statunitense.

Cantore al contempo crudo e ironico dei bassifondi metropolitani, dell'ambiguità umana, dei torbidi abissi della droga e della deviazione sessuale, ma anche della complessità delle relazioni di coppia e dello spleen esistenziale, Lou ha finito con l'incarnare lo stereotipo dell'Angelo del male, immagine con cui ha riempito i media per oltre tre decenni divenendo una delle figure più influenti della musica e del costume contemporanei.

Con i Velvet Underground, fondati nella sua New York a metà anni sessanta insieme al musicista d'avanguardia John Cale, pur non riscuotendo alcun successo commerciale ha rivoluzionato per sempre i dettami della musica rock, gettando le basi per quell'estetica nichilista che anni dopo sarebbe stata ribattezzata Punk.

Dopo lo scioglimento del gruppo ha avviato una lunga e proficua carriera solista, che può vantare album storici come Transformer (prodotto da David Bowie), il concept album Berlin, il live Rock N Roll Animal e l'album-provocazione Metal Machine Music.

Celebri e imitatissimi il suo look divenuto un marchio di fabbrica (giacca di pelle nera, jeans e Ray-Ban scuri), la sua voce apatica e apparentemente monocorde, il suo stile chitarristico abrasivo e dissonante.

Audio

Lyrics

I’m waiting for my man
26 dollars in my hand
Up to Lexington 125
feelin’ sick and dirty more dead than alive
I’m waiting for my man

Hey white boy, what you doin’ uptown?
Hey white boy, you chasin’ our women around
Oh pardon me sir, it’s furthest from my mind
I’m just lookin’ for a dear-dear friend of mine
I’m waiting for my man

Here he comes, he’s all dressed in black
PR shoes and a big straw hat
He’s never early, he’s always late
first thing you learn is that you always gotta wait
I’m waiting for my man

Up to a brownstone up three flights of stairs
Everybody-body’s pinned you, but nobody cares
He’s got the works gives you sweet taste
ah, then you gotta split because you got no time to waste
I’m waiting for my man

Baby don’t you holler darling don’t you ball and shout
I’m feeling good you know I’m gonna work it on out
I’m feeling good, I’m feelin’ oh so fine
until tomorrow but that’s just some other time
I’m waiting for my man, walk it home

Testo

Sto aspettando il mio uomo
ho 26 dollari in mano
fino all’angolo tra la Lexington e la 125esima
mi sento malato e sporco più morto che vivo
aspetto il mio uomo

Ehi ragazzo bianco che ci fai in questo quartiere?
ehi ragazzo bianco stai facendo il filo alle nostre donne
ah, scusi, signore non mi passava neanche per la testa
sto solo cercando un mio carissimo amico
sto aspettando il mio uomo

Eccolo che arriva, tutto vestito di nero
scarpe da portoricano e un gran cappello di paglia
non è mai in orario, è sempre in ritardo
la prima cosa che impari è che devi sempre aspettare
sto aspettando il mio uomo

Fino al portone di un palazzo in mattoni e su per tre rampe di scale
tutti ti squadrano ma a nessuno importa
lui ha tutto il necessario, te ne da’ un assaggio
poi te ne devi andare perché non hai tempo da perdere
sto aspettando il mio uomo

Tesoro non gridare cara non piangere e non gridare
Io sto bene lo sai che prima o poi riuscirò a farcela
mi sento bene, mi sento davvero bene
fino a domani ma quello è un altro momento
sto aspettando il mio uomo, portala a casa




Live




Live 1984




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