Bob Dylan – Visions Of Johanna

Bob Dylan - Visions Of Johanna

Rui Cardo Suggestions presenta grandi classici e perle nascoste, versioni ufficiali e live ricercati.

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Bob Dylan - Visions Of Johanna

Song

(ENThe ghost of electricity howls in the bones of her face» (ITLo spettro dell'elettricità ulula nelle ossa del suo viso»
(Visions of Johanna, Bob Dylan)

Visions of Johanna è una canzone di Bob Dylan contenuta nel suo doppio album del 1966 intitolato Blonde on Blonde.

Il brano

Considerata una delle più grandi composizioni di Dylan da critica e pubblico, Dylan stesso la indicò come la sua canzone preferita dell'album Blonde on Blonde, di cui è la terza traccia, poiché catturava "quel sottile, selvaggio suono al mercurio" che aveva in testa. Il brano si è classificato alla posizione numero 404 nella lista delle 500 migliori canzoni di tutti i tempi redatta dalla rivista Rolling Stone.

Nel 1999, il professore universitario di letteratura e poesia, Andrew Motion, proclamò che la composizione aveva il miglior testo mai scritto per una canzone di musica leggera e arrivò a proporre la candidatura di Bob Dylan al Premio Nobel per la letteratura.

Ci sono state molte interpretazioni circa il significato della canzone, nessuna delle quali mai confermate da Dylan. All'epoca, Joan Baez, ex amante di Bob, era convinta che nel brano ci fossero molti riferimenti velati a lei e alla relazione sentimentale che li aveva legati. Ma non si può nemmeno escludere che il testo parli di Sara Lowndes, sposata da Dylan in gran segreto il 22 novembre 1965, poche settimane prima di registrare la canzone.

Essenzialmente nella composizione affiorano due personaggi femminili, che rappresentano le due facce opposte della femminilità che da sempre si ritrovano in ambito letterario: Louise, terrena e carnale, e Johanna, pura e immacolata come una madonna. Sono inoltre rintracciabili nel testo anche delle influenze poetiche da William Blake e dalla figura del personaggio storico di Giovanna d'Arco.

Registrazione ed esecuzioni dal vivo

Dylan suona una canzone aAllen Ginsberg durante il tour Rolling Thunder Revue del 1975. La tecnica poetica di Ginsberg è stata indicata come una delle influenze di Dylan all'epoca in cui scrisse Visions of Johanna.

La canzone in origine si intitolava Seems Like a Freeze Out e proveniva dalle prime sedute di registrazione per l'album Blonde on Blonde tenutesi a New York. Queste versioni iniziali, pubblicate in seguito su numerosi bootleg, hanno un ritmo più veloce (maggiormente simile a Most Likely You'll Go Your Way And I'll Go Mine) e, nell'ultima strofa, una inversione di ruoli tra due personaggi, il venditore ambulante e il violinista.

Due successive versioni più lente vennero registrate sempre a New York, una delle quali è stata poi inserita in The Bootleg Series Vol. 7: No Direction Home: The Soundtrack.

Dylan eseguì la canzone dal vivo in pubblico per la prima volta il 4 dicembre 1965, al Berkeley Community Theatre. Presente al concerto c'era Joan Baez, che credette fosse dedicata a lei. La Baez disse: «Lui aveva appena scritto Visions of Johanna, che mi suonava molto sospetta... non l'aveva mai suonata in precedenza e Neuwirth mi disse che gli aveva detto che ero in sala quella sera, e allora lui la fece».

Il biografo di Dylan Clinton Heylin suggerisce invece che se Dylan suonò la canzone per qualcuno quella sera, lo fece per Allen Ginsberg. Heylin deduce che Dylan considerasse Ginsberg come una delle sue influenze fondamentali per la scrittura dei testi, e che eseguì Visions of Johanna come omaggio al poeta della Beat Generation.


Album

Blonde on Blonde è il settimo album discografico di Bob Dylan pubblicato nel 1966 dalla Columbia Records.

Il disco è ritenuto il primo significativo album doppio della storia del rock, anticipando di un mese Freak Out! di Frank Zappa, e segna il definitivo passaggio dall'era del 45 giri a quella del 33 giri. Viene spesso indicato dalla critica come uno dei più grandi album di tutti i tempi.

Il disco conclude la cosiddetta "trilogia elettrica" di Dylan, cominciata con Bringing It All Back Home e proseguita con Highway 61 Revisited (ambedue del 1965). Le sessioni di registrazione ebbero inizio a New York nell'ottobre del 1965, con la partecipazione di numerosi session men, inclusi i membri della backing band di Dylan dal vivo, i The Hawks (più tardi The Band).

Le sedute continuarono fino al gennaio 1966, ma soltanto una traccia che finì sull'album fu completata, One of Us Must Know (Sooner or Later). Dietro suggerimento del produttore Bob Johnston, Dylan, accompagnato dal tastierista Al Kooper e dal chitarrista Robbie Robertson, si trasferì a NashvilleTennessee.

Queste sessioni, con l'apporto di alcuni musicisti della scena locale, furono maggiormente fruttuose, e nel febbraio-marzo '66 si ebbe la registrazione di tutte le rimanenti canzoni dell'album.

L'album raggiunse la posizione numero 9 nella classifica statunitense Billboard 200, diventando doppio disco di platino, e la posizione numero 3 in Gran Bretagna. Dall'album furono estratti due singoli di successo: Rainy Day Women #12 & 35 e I Want You

Descrizione

La grande quantità dei brani registrati da Dylan costrinse la casa discografica a stampare il disco su due LP. Anni dopo, la maggior capienza dei compact disc, permise di ristampare l'album su disco singolo. L'album è rilevante perché coniuga il blues rock elettrico di Dylan, consolidatosi su Highway 61 Revisited, con delle sonorità maggiormente eclettiche influenzate dal folk rock, dal country, dal gospel e dall'R&B.

Secondo alcuni le musiche dell'album segnano il passaggio del rock da semplice musica d'intrattenimento a vera e propria forma d'arte, aprendo la strada alla psichedelia. Particolarmente rilevanti sono le liriche surreali dell'album, che testimoniarono come anche nel rock si potessero realizzare testi creativi.

L'album sancisce la fine di un periodo importante nella carriera dell'artista, il quale, dopo l'uscita del disco, rimarrà coinvolto in un incidente motociclistico che gli causerà il ritiro dalle scene per ben due anni (e un radicale cambiamento del suo approccio musicale e del suo stile).

Registrato tra New York e NashvilleBlonde on Blonde fu prodotto da Bob Johnston e venne acclamato da critica e pubblico alla sua uscita, per la sua sofisticatezza musicale, la sua forza controllata e il suo lirismo surreale. Altri pensarono anche che l'album fosse più accessibile musicalmente rispetto agli ultimi dischi di Dylan, trovando le canzoni d'amore in esso contenute, più armoniose e di ampio respiro.

Copertina

Claudia Cardinale, la cui foto venne inserita nella copertina interna delle prime stampe dell'album Blonde on Blonde per volere di Bob Dylan. La foto venne rimossa nelle stampe successive.

La foto di copertina, che occupa le due facciate esterne del doppio album, scattata da Jerry Schatzberg, raffigura Bob Dylan lievemente sfuocato appoggiato a un muro, con indosso una giacca di pelle scamosciata marrone e una sciarpa annodata al collo, mentre guarda intensamente in macchina con un'espressione leggermente infastidita.

Nel 1968, la Columbia modificò la copertina interna del disco, rimuovendo una fotografia dell'attrice Claudia Cardinale che era stata inserita senza il suo permesso. Le versioni originali comprendenti anche la foto della Cardinale sono diventate nel corso degli anni un raro oggetto per i collezionisti.

Registrazione

All'epoca fece scalpore la decisione di Dylan di registrare l'album nel profondo sud, a Nashville, la patria del country, perché ai tempi lui era considerato la quintessenza del beatnik artistoide newyorchese. Più avanti, con l'uscita dell'album Nashville Skyline, lo stesso Dylan dimostrerà di essere sempre stato affine alle atmosfere rurali e agresti e nondimeno un grande appassionato di country & western.

La controversa esibizione al Newport Folk Festival nel luglio 1965, che aveva segnato la grande svolta “elettrica” di Dylan, era stato il primo tentativo di riprodurre in concerto il suo nuovo sound. Il suo prossimo tentativo si sarebbe materializzato in due concerti tenuti alla fine di agosto insieme agli Hawks come gruppo di spalla.

New York

Bob Dylan nel 1966

Grazie al buon riscontro di queste esibizioni, Dylan decise di portarsi gli Hawks, i futuri The Band, in studio di registrazione. Una seduta prodotta da Bob Johnston si tenne tra il 5 e il 6 ottobre, allo Studio A della Columbia a New York. La session era incentrata su due canzoni: I Wanna Be Your Lover e Can You Please Crawl Out Your Window?, che però non trovarono collocazione sull'album in uscita.

Il 30 novembre, Dylan e gli Hawks registrarono il brano Freeze Out, successivamente reintitolato Visions of JohannaFreeze Out era una composizione ambiziosa, dieci minuti di epica surreale. Ma nemmeno con l'ausilio dei musicisti di studio Bruce Langhorne, Paul Griffin, e Al Kooper, Dylan fu in grado di registrare una versione del brano che lo soddisfacesse.

Dylan non effettuerà altre sessioni fino all‘anno nuovo; il 21 gennaio 1966, ritornò in studio per registrare un'altra lunga composizione, She's Your Lover Now. Anche questa seduta fallì e Dylan non ritentò più di registrare ancora la canzone, ma una take del 21 gennaio riemergerà anni dopo, sul cofanetto The Bootleg Series Volumes 1–3 (Rare & Unreleased) 1961–1991.

Perplesso

Dopo aver fallito la registrazione di due potenziali brani da includere sul nuovo disco, Dylan si fece perplesso sull'uso degli Hawks come band di studio.

Fece un'altra session allo Studio A il 25 gennaio, ma questa volta insieme al batterista Bobby Gregg, al bassista William E. Lee, al pianista Paul Griffin, e con Al Kooper all'organo; Robbie Robertson suonò ugualmente durante queste sessioni, e molti membri degli Hawks presenziarono in studio, ma la loro presenza è incerta per la mancanza di documentazione attendibile. Comunque, due nuove canzoni furono finalmente registrate: Leopard-Skin Pill-Box Hat e One of Us Must Know (Sooner or Later).

Un'altra seduta si tenne il 27, ma non ne uscì niente di buono. Quindi, la difficoltà di completare i brani e i lenti progressi delle session, contribuirono alla decisione di Dylan di cancellare le ultime tre sedute di registrazione già prenotate in precedenza. Tempo dopo Dylan incontrerà il critico Robert Shelton e gli confesserà:

«Oh, ero veramente giù. Voglio dire, in dieci sedute, non siamo riusciti a registrare una sola canzone [...] Era colpa del gruppo. Ma, allora non lo sapevo. Non volevo pensarlo»

Nashville

Circa in questo periodo, Dylan decise che cambiare scenario avrebbe aiutato a migliorare la situazione. Il produttore Bob Johnston aveva già avuto qualche esperienza precedente agli studi Columbia di Nashville (Tennessee), lavorando con esperti veterani come Grady Martin e Floyd Cramer, quindi si decise di spostare lì le sedute di registrazione per l'album.

Il 14 febbraio 1966, Dylan tenne la sua prima seduta di registrazione al Music Row Studios di Nashville. In aggiunta a Al Kooper, Dylan e Johnston reclutarono il noto suonatore d'armonica, chitarrista e bassista Charlie McCoy, i chitarristi Wayne Moss e Joe South, e il batterista Kenny Buttrey.

Tre canzoni furono registrate in questa prima sessione, Fourth Time Around e Visions of Johanna furono finalmente completate per l'inclusione sull'album. Ulteriori tentativi di ri-registrare Leopard-Skin Pill-Box Hat, invece, si rivelarono insoddisfacenti.

Il giorno dopo, Dylan fece un'estesa seduta che durò fino alle prime ore del mattino del 16 febbraio. Fu durante questa sessione che Dylan registrò un'altra composizione epica, Sad-Eyed Lady of the Lowlands, che andrà ad occupare un'intera facciata del disco in uscita.

Un'altra session, il 17 febbraio fu dedicata alla registrazione di una delle canzoni dal titolo più celebre e bizzarro tra quelli scritti da Dylan, Stuck Inside of Mobile with the Memphis Blues Again. Un nastro master completo della canzone fu completato con successo e successivamente incluso nell‘album finale.

L'8 marzo furono registrate Absolutely Sweet MarieJust Like A Woman, e Pledging My Time. Un'ultima, lunghissima sessione durata tutta la notte tra il 9 e il 10 marzo, produsse nastri definitivi di Most Likely You Go Your Way (And I'll Go Mine)Temporary Like AchillesRainy Day Women #12 & 35Obviously Five BelieversI Want You, e Leopard-Skin Pill-Box Hat, tutte completate e pronte per essere pubblicate.

Mix finale

Dylan rimase molto soddisfatto delle session di Nashville, e quando supervisionò il mix finale di Blonde on Blonde, in aprile a Los Angeles, si accorse di avere abbastanza materiale per un album doppio.

Dylan nel 1978:

«Il tipo di suono che più si avvicina a quello che avevo sempre avuto in mente, è quello sul disco Blonde on Blonde. Un sottile e teso suono al mercurio. Metallico e rilucente. Quello è il tipo di sonorità che cerco. Non sono sempre stato in grado di ottenerla.

Il più delle volte mi sono dovuto accontentare di una combinazione di chitarra, armonica e organo»


Artist

Bob Dylan, pseudonimo di Robert Allen Zimmerman (Duluth24 maggio 1941), è un cantautorecompositore e poeta statunitense.

Distintosi anche come scrittorepoeta, e conduttore radiofonico, si è imposto come una delle più importanti figure a livello mondiale in campo musicale, in quello della cultura di massa e in quello della letteratura.

Oltre ad aver di fatto creato la figura del cantautore contemporaneo, a Dylan si devono, tra le altre cose, l'ideazione del folk-rock (in particolare con l'album Bringing It All Back Home, del 1965), il primo singolo di successo ad avere una durata non commerciale (gli oltre 6 minuti della celeberrima Like a Rolling Stone, del 1965) e il primo album doppio della storia del rock (Blonde on Blonde, del 1966).

Il video promozionale del brano Subterranean Homesick Blues (1965) è considerato da alcuni il primo videoclip in assoluto. L'album Great White Wonder(1969) ha lanciato il fenomeno dei bootleg, mentre la tripla antologia Biograph (1985) è considerata capostipite dei box set.

Premi

Tra i molti riconoscimenti che gli sono stati conferiti vanno menzionati il Grammy Award alla carriera nel 1991, il Polar Music Prize (ritenuto da alcuni equivalente del premio Nobel in campo musicale) nel 2000, il Premio Oscar nel 2001 (per la canzone Things Have Changed, dalla colonna sonora del film Wonder Boysper la quale si è aggiudicato anche il Golden Globe), il Premio Pulitzer nel 2008, la National Medal of Arts nel 2009, la Presidential Medal of Freedom nel 2012 e la Legion D'Onore nel 2013. Il 13 ottobre 2016 gli è stato conferito il Premio Nobel per la letteratura.

Prima di lui solo George Bernard Shaw era riuscito a vincere sia un Nobel (per la letteratura, nel 1925) che un Oscar (per la miglior sceneggiatura non originale, nel 1938)

La rivista Rolling Stone lo inserisce al secondo posto nella lista dei 100 miglior artisti, al settimo in quella dei 100 migliori cantanti e nel 2015, al primo nella lista dei 100 migliori cantautori.

Nel corso degli anni Dylan ha ampliato e personalizzato il suo stile musicale arrivando a toccare molti generi diversi come country, blues, gospel/spiritual, rock and roll, rockabilly, jazz e swing, ma anche musica popolare inglesescozzese e irlandese.

Video

Lyrics

Ain't it just like the night to play tricks when you're trying to be so quiet?
we sit here stranded tho we're all doing our best to deny it
and louise holds a hand full of rain tempting you to defy it
lights flicker from the opposite loft
in this room the heatpipes just cough
the country music station plays soft
but there's nothing, really nothing to turn off
just louise and her lover so entwined
and these visions of Johanna that conquer my mind

in the empty lot where the ladies play blindman's buff with the key chain
and the all night girls they whisper of escapades out on the D train
we can hear the night watchman click his flashlight
ask himself if it's him or them that's insane
Louise she's alright she's just near
she's delicate and she seems like the mirror
but she just makes it all too concise and too clear
that Johanna's not here
the ghost of electricity howls in the bones of her face
where these visions of Johanna have now taken my place

now little boy lost, he takes himself so seriously
he brags of his misery he likes to live dangerously
and when bringing her name up
he speaks of a farewell kiss to me
he's sure got a lot of gall to be so useless and all
muttering small talk at the wall while I'm in the hall
oh how can I explain?
it's so hard to get on
and these visions of Johanna they kept me up past the dawn

inside the museums, infinity goes up on trial
voices echo this is what salvation must be like after a while
but mona lisa must a had the highway blues
you can tell by the way she smiles
see the primitive wallflower freeze
when the jellyfaced women all sneeze
hear the one with the moustache say "jeeze I can't find my knees"
oh jewels and binoculars hang from the head of the mule
but these visions of Johanna they make it all seem so cruel

the peddler now speaks to the countess who's pretending to care for him
saying name me someone who is not a parasite and I'll go out and say a prayer for him
but like louise always says
"you can't look at much can ya man?"
and she herself prepares for him
and madonna she still has not showed
we see this empty cage now corrode
where her cape on the stage once had flowed
the fiddler he now steps to the road
he writes ev'rything's been returned which was owed
on the back of the fishtruck that loads
while my conscience explodes
the harmonicas play the skeleton keys and the rain
and these visions of Johanna are now all that remain

Testo

Non è proprio la notte di fare giochi di destrezza allorché provi a star tranquillo?
siamo seduti qui sperduti anche se facciamo di tutto per negarlo
louise stringe una mano piena di pioggia tentandoti a sfidarla
luce brilla nell'appartamento di fronte
i tubi del riscaldamento tossiscono appena
la stazione radio country trasmette una dolce musica
ma non c'è niente proprio nessun'altra scelta
solo louise e il suo amante abbracciati stretti
e queste fantasie su Johanna che mi occupano la mente

nello spiazzo vuoto dove le signore giocano a mosca cieca con il portachiavi
e le ragazze della notte bisbigliano di avventure sulla linea D
sentiamo il guardiano notturno accendere la sua torcia
chiedersi se sia lui pazzo o loro
Louise è perfetta è vicina
è delicata e sembra come uno specchio
ma rende tutto così semplicemente troppo conciso e troppo chiaro
che Johanna non è qui
lo spettro dell'elettricità urla nelle ossa del suo volto
dove queste fantasie su Johanna hanno ora preso il mio posto

adesso il piccolo ragazzo sperduto si prende troppo sul serio
si vanta della sua infelicità gli piace vivere pericolosamente
e quando il nome di lei viene pronunciato
parla di un bacio d'addio per me
ha proprio un bel fegato a essere così completamente inutile
borbottando le sue chiacchiere al muro mentre io sono nell'ingresso
oh come posso spiegare
è così difficile continuare
e queste fantasie su Johanna mi hanno tenuto sveglio dopo l'alba

dentro i musei l'infinità viene posta sotto esame
voci echeggiano è così che deve essere la salvezza dopo un po' di tempo
Monna Lisa doveva essere depressa a causa dell'autostrada
si capisce da come sorride
guarda la scialbetta che gela a far tappezzeria
quando le donne invidiose starnutiscono tutte
senti quella coi baffi dire "caspita! non riesco a trovare le mie ginocchia"
gioielli e binocoli pendono dalla testa del mulo
ma queste fantasie su Johanna fanno apparire tutto così crudele

venditore ambulante parla con la contessa fa finta d'interessarsi a lui
e dice fammi vedere qualcuno che non sia un parassita e io andrò a recitargli una preghiera
ma come dice sempre louise
"non c'è molto da vedere vero compare?"
mentre lei stessa si prepara per lui
e Madonna ancora non si è vista
guardiamo questa gabbia vuota corrodersi
dove un tempo ondeggiava la sua mantella sulla scena
il violinista adesso cammina verso la strada
e scrive tutto ciò che era dovuto è stato restituito
dietro il camion che carica il pesce
mentre la mia coscienza esplode
le armoniche suonano chiavi per tutte le porte e la pioggia
e queste fantasie su Johanna sono ora tutto quello che rimane




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