Nina Simone – I Put A Spell On You

Nina Simone - I Put A Spell On You
Rui Cardo Suggestions presenta grandi classici e perle nascoste, versioni ufficiali e live  ricercati. Enjoy! 😉

Nina Simone - I Put A Spell On You

Song

I Put a Spell on You è una canzone di Screamin' Jay Hawkins del 1956.

È stata inserita nella lista delle "500 Songs that Shaped Rock and Roll", curata dalla Rock and Roll Hall of Fame. La rivista Rolling Stone l'ha invece inserita nella propria lista delle 500 migliori canzoni, al 320º posto.

La versione originale di Hawkins non ebbe il successo che ottennero invece molte delle versioni interpretate da altri artisti. Nel 1965, quella di Nina Simone giunse al 23º posto della classifica Hot R&B/Hip-Hop Songs di Billboard e al 49º posto nella Official Singles Chart (poi 28°, per la riedizione del 1969).


Album

I Put a Spell on You è un album della cantante e pianista jazz Nina Simone pubblicato nel giugno del 1965.


Artist

Nina Simone, pseudonimo di Eunice Kathleen Waymon (Tryon21 febbraio 1933 – Carry-le-Rouet21 aprile 2003), è stata una cantantepianista, scrittrice e attivista per i diritti civili statunitense.

È stata soprattutto interprete di jazz, anche se la sua formazione era incentrata sulla musica classica e il suo stile variava fra diversi generi musicali, come soul, blues, folk, gospel e jazz.

La rivista Rolling Stone l'ha posizionata al 29º posto nella lista dei 100 migliori cantanti di tutti i tempi.

Biografia

Nativa della Carolina del Nord, sesta di otto fratelli in una famiglia molto povera e religiosa, fin da bambina rivela un grande talento per la musica, che la porta a suonare e cantare in chiesa con le due sorelle, con il nome di "Waymon Sisters", ma il pregiudizio razziale del profondo Sud che conosce a 12 anni, durante un'esibizione negli anni quaranta, la condizionerà per molto tempo.

Sin dall'età di 3 anni prende lezioni di piano, pagate dalla comunità nera locale che promuove una fondazione per consentirle di proseguire gli studi musicali a New York. Nei primi anni cinquanta lavora come pianista-cantante in vari club, ispirandosi a Billie Holiday; si orienta verso il jazz, cambia il suo nome in Nina Simone (Nina dallo spagnolo "niña", "piccola" soprannome datole dal fidanzato, e Simone in onore dell'attrice Simone Signoret, di cui era ammiratrice) ed esegue I Loves You, Porgy, cover di un brano di George Gershwin (da Porgy and Bess) che vince il Grammy Hall of Fame Award 2000.

Primi successi

Il suo album di debutto, datato 1959, comprende I Loves You, Porgy e My Baby Just Cares for Me. Nel 1960 il singolo Ain't Got No, I Got Life raggiunse la seconda posizione nel Regno Unito, la prima nei Paesi Bassi per sei settimane e la decima nelle Fiandre in Belgio.

Il successo mondiale

Lavora per parecchie case discografiche mentre, a partire dal 1963, inizia a lavorare stabilmente con la Philips. È in questo periodo che registra alcune delle sue canzoni più incisive, come Old Jim Crow e Mississippi Goddam, che diventano veri e propri inni per i diritti civili. È amica e alleata di Malcolm X e di Martin Luther King. Nel 1969 il suo singolo To Love Somebody raggiunge la quinta posizione nel Regno Unito.

Lascia gli Stati Uniti verso la fine degli anni sessanta, accusando sia l'FBI che la CIA di scarso interesse nel risolvere il problema del razzismo. Negli anni successivi gira il mondo, vivendo a Barbados, in Liberia, in Egitto, in Turchia, nei Paesi Bassi e in Svizzera. In seguito al polemico abbandono degli Stati Uniti, i suoi album vengono pubblicati solo di rado.

Nel 1974 abbandona per qualche anno la discografia lasciando poche notizie di sé. Ritorna nel 1978 con l'album Baltimore, che prende il titolo da un brano di Randy Newman. Si eclissa di nuovo fino agli anni ottanta.

Ultimi anni

Dopo che Chanel usa negli anni ottanta la sua My Baby Just Cares For Me per una pubblicità televisiva, molti riscoprono la sua musica e Simone diventa un'icona del jazz. Nel 1987 My Baby Just Cares For Me (brano di quasi trent'anni prima) entra prepotentemente nelle classifiche inglesi, olandesi, svizzere, austriache e francesi.

Si moltiplicano antologie e ristampe dei suoi dischi. Dopo i successi ottenuti negli anni ottanta torna con un nuovo album, Nina's Back, del 1989, seguito da Live & Kickinlive registrato qualche anno prima a San Francisco.

Vita privata

Simone si è sposata due volte e nel 1962 ha avuto una figlia, Lisa Celeste Stroud, cantante nota con il nome d'arte Lisa Simone. Nina Simone ha vissuto una vita sentimentale difficile e travagliata: ha avuto rapporti difficili con uomini potenti e violenti, ed è risaputo che il marito manager la picchiasse; una volta addirittura la Simone ha raccontato che Stroud le avesse puntato una pistola in testa, legata al letto e violentata.

Da lui ha poi divorziato nel 1968, forse dopo aver assistito in TV all'assassinio di Martin Luther King.

Ha avuto una relazione con Errol Barrow, primo ministro di Barbados.

Infine, nel 1980 il suo amante C.C. Dennis, importante politico locale, venne ucciso da un criminale.

Nina Simone è morta il 21 aprile 2003 nella sua casa a Carry-le-Rouet per un tumore al seno all'età di 70 anni. Secondo le sue volontà, fu cremata e le sue ceneri sono state sparse in vari luoghi dell'Africa, terra d'origine dei suoi antenati.

Impegno per i diritti civili

Cresciuta in una cittadina e un ambiente in cui la segregazione delle persone afroamericane è un elemento scontato ma non particolarmente accentuato, con l'età adulta si avvicina al movimento per i diritti civili e al femminismo, specie a partire dal 1963, a seguito di eventi come l'uccisione dell'attivista nero Medgar Evers e il celebre discorso di Martin Luther King I Have a Dream.

La nuova consapevolezza che ne consegue le fa dare una nuova lettura della sua stessa carriera, convincendola di non essere diventata una pianista classica di successo a causa della sua identità di donna afroamericana . La sua posizione di attivista si avvicina a quella di Malcolm X e del Black Power più che a quella del non-violento Martin Luther King, ed è influenzata dall'amicizia con la drammaturga e attivista Lorraine Hansberry e altre personalità del movimento per i diritti dei neri negli Stati Uniti.

Diverse canzoni testimoniano di questo impegno, a partire da Mississippi Goddam, scritta per reazione all'omicidio di quattro ragazze in un attentato dinamitardo a sfondo razziale presso Birmingham, eseguita in pubblico la prima volta alla Carnegie Hall nel 1964 e il cui linguaggio esplicito di protesta le vale il fatto di non essere trasmessa da diverse stazioni radio.

L'interpretazione di Pirate Jenny, canzone tratta da L'opera da tre soldi di Bertolt Brecht e registrata per la prima volta per l'album In Concert, fa della sguattera protagonista del racconto l'evidente metafora di una donna che invita alla rappresaglia contro il razzismo. In Four Women, Simone esprime nel ritratto di quattro donne afroamericane il conflitto interiore a cui la donna nera è soggetta nella società

Video

Lyrics

I put a spell on you because you're mine
Do-do-do-do-do-do-do-do
You better stop the things you do
I ain't lyin', no, I ain't lyin'
You know I can't stand it
Your runnin' 'round
You know better, daddy
I can't stand it, 'cause you put me down
Yeah, yeah
I put a spell on you because you're mine
You're mine

Yeah, yeah, oh yeah

Do-do-do-do-do-do-do-do
I love you, I love you
I love you, I love you anyhow
And I don't care if you don't want me
I'm yours right now
Oh, you hear me
I put a spell on you
Because you're mine

Testo

Ti ho fatto un incantesimo perché sei mia
Do-do-do-do-do-do-do-do
Faresti meglio a smetterla con le cose che fai
Non sto mentendo, no, non sto mentendo
Sai che non lo sopporto
Stai correndo in giro
Lo sai meglio di chiunque altro, papà
Non lo sopporto, perché mi metti giù
Sì, sì
Ti ho fatto un incantesimo perché sei mia
Sei mia

Sì, sì, oh sì

Do-do-do-do-do-do-do-do-do
Ti amo, ti amo
Ti amo, ti amo comunque
E non mi interessa se non mi vuoi
Sono tua adesso
Oh, mi senti
Ti ho fatto un incantesimo
Perché sei mia

TV

Live 1992

Screamin’ Jay Hawkins