Banco Del Mutuo Soccorso – 750.000 Anni Fa… L’Amore

Banco Del Mutuo Soccorso - 750.000 Anni Fa... L'Amore

La categoria Meh è nuova, praticamente qui andrà tutta la musica che in un determinato momento della vita mi è piaciuta... ed ora non granchè... MEH!




Banco Del Mutuo Soccorso - 750.000 Anni Fa... L'Amore

Album

Darwin! è il secondo album in studio del gruppo musicale italiano Banco del Mutuo Soccorso, pubblicato nel 1972 dalla Ricordi.

L'album è presente alla posizione numero 92 nella classifica dei 100 dischi italiani più belli secondo Rolling Stone Italia.

Descrizione

Il titolo è un omaggio al biologo inglese Charles Darwin e si tratta di un concept album incentrato sul tema dell'evoluzione della vita sulla Terra. L'album ricrea atmosfere primordiali, con chitarra, sintetizzatori, organo e pianoforte, descrivendo musicalmente una danza di dinosauri o un ballo tribale.

L'ambiente è quello preistorico e l'interpretazione si fonda sulle teorie evoluzionistiche della specie umana di Darwin stesso. La copertina di Cesare Montalbetti raffigura un orologio a cipolla.

Nel 1991 il gruppo ha inciso nuovamente l'album sotto la supervisione artistica di Vittorio Nocenzi, pubblicandolo nello stesso anno attraverso la Virgin Records.

In occasione dei quarant'anni dalla sua uscita, nel 2013 è nato il progetto Darwin l'evoluzione? che ha portato in scena 145 artisti da tutta Italia con una rock opera ispirata alla preistoria, usando come colonna sonora l'album originale.


Artist

Il Banco del Mutuo Soccorso (dal 1979 al 1990 semplicemente Banco) è un gruppo musicale rock progressivo italiano fondato a Roma nel 1968.

Insieme alla Premiata Forneria Marconi, gli Area e Le Orme è l'esempio più rappresentativo e noto, anche all'estero, di rock progressivo in Italia.

Gli inizi

Vittorio Nocenzi, tastierista e fondatore del gruppo


La storia del gruppo ebbe inizio negli ultimi mesi del 1968, quando il diciassettenne tastierista Vittorio Nocenzi riuscì a ottenere un'audizione presso l'importante etichetta RCA, forte della segnalazione di Gabriella Ferri, per la quale aveva già musicato alcuni brani. Le etichette discografiche, in quegli anni, erano poco propense a promuovere strumentisti solisti, e la leggenda narra che Nocenzi avesse millantato l'esistenza di un non meglio precisato gruppo da lui capeggiato.
Si trovò, quindi, nella condizione di dover allestire in tutta fretta una formazione musicale per presentarsi all'audizione. A tale scopo reclutò parenti e amici in grado di «reggere uno strumento» e inventò l'appellativo di Banco del Mutuo Soccorso, forse ispirato da qualche istituto di credito o assicurativo della zona.

Il gruppo si riuniva nella sala prove privata, a Marino, nei Castelli Romani, in seguito divenuta famosa con il nome di «Stalla», tale essendo nella realtà: una vera e propria stalla ristrutturata e attrezzata perfettamente (dice lo stesso Vittorio Nocenzi in una intervista) «con le mangiatoie piene di amplificatori, distorsori e strumenti musicali invece del fieno per le mucche».

La prima formazione era composta, oltre a Vittorio e al fratello Gianni al pianoforte, da Gianfranco Coletta (componente dei Chetro & Co. e, in seguito, degli Alunni del Sole) alla chitarra, Fabrizio Falco al basso e Mario Achilli alla batteria, questi ultimi componenti del gruppo rock psichedelico Crash, fondato dai fratelli Falco e con il quale Vittorio collaborava da alcuni mesi.

L'audizione ottenne il placet degli esaminatori e il neonato Banco del Mutuo Soccorso realizzò tre brani che furono inclusi in una raccolta di nuove formazioni intitolata Sound '70 e pubblicata solo su musicassetta. I pezzi di questa raccolta (Vedo il telefonoLa mia libertà e Padre Francesco) verranno incisi, qualche settimana dopo il provino, da una formazione già ritoccata, con Claudio Falco alla chitarra e Franco Pontecorvi alla batteria.

Gli anni settanta

Francesco Di Giacomo nel 1979


Nel 1971 il Banco del Mutuo Soccorso partecipò, con scarsa fortuna, al secondo Festival pop di Caracalla di Roma. Tra i gruppi che intervennero al festival vi erano Le Esperienze e i Fiori di Campo che avevano già pubblicato un singolo (Fuori città/Due bambini nel cortile con la Apollo).
Il tempo di socializzare e, al termine della manifestazione, il Banco del Mutuo Soccorso aveva assunto la sua formazione definitiva, incorporando Francesco Di Giacomo, Renato D'Angelo e Pierluigi Calderoni, rispettivamente voce, basso e batteria del gruppo Le Esperienze, oltre a Marcello Todaro, chitarrista dei Fiori di Campo.
Si trattò di una vera svolta qualitativa: il gruppo passò dalle canzoni beat del primo periodo, a composizioni progressive, fortemente influenzate dalla formazione musicale classica dei fratelli Nocenzi e impreziosite dai raffinati testi scritti da Francesco Di Giacomo.

Il gruppo partecipò alla seconda edizione del Festival di musica d'avanguardia e di nuove tendenze, tenutosi a Roma a Villa Pamphili dall'1 al 4 giugno 1972, classificandosi al primo posto a pari merito con i Circus 2000.

Questa formazione pubblicò nel 1972 l'eponimo album d'esordio che, con brani come R.I.P. (Requiescant in pace)Il giardino del mago e Metamorfosi, catalizzò immediatamente l'attenzione del pubblico della nascente scena del rock progressivo in Italia. Particolarissima anche la concezione grafica della copertina: sagomata a forma di salvadanaio di terracotta. Nello stesso anno fu pubblicato il secondo album, Darwin!, il primo concept album realizzato dal gruppo: i brani sono infatti tutti legati al tema centrale della teoria sull'evoluzione delle specie di Charles Darwin.

Questi due album possono essere considerati i più creativi e originali del gruppo, incentrati sui vertiginosi e virtuosistici intrecci delle tastiere dei fratelli Nocenzi e sugli inimitabili registri tenorili di Di Giacomo, al servizio di una particolarissima contaminazione tra il rock progressivo del Regno Unito, le sonorità mediterranee, la musica strumentale barocca italiana e la tradizione del melodramma, che occhieggia nei momenti più inattesi.

Audio

Testo

Già l'acqua inghiotte il sole
ti danza il seno mentre corri a valle
con il tuo branco ai pozzi
le labbra secche vieni a dissetare
Corpo steso dai larghi fianchi
nell'ombra sto, sto qui a vederti
possederti, si possederti... possederti...

Ed io tengo il respiro
se mi vedessi fuggiresti via
e pianto l'unghie in terra
l'argilla rossa mi nasconde il viso
ma vorrei per un momento stringerti a me
qui sul mio petto
ma non posso fuggiresti fuggiresti via da me
io non posso possederti possederti
io non posso fuggiresti
possederti io non posso...
Anche per una volta sola.

Se fossi mia davvero
di gocce d'acqua vestirei il tuo seno
poi sotto i piedi tuoi
veli di vento e foglie stenderei
Corpo chiaro dai larghi fianchi
ti porterei nei verdi campi e danzerei
sotto la luna danzerei con te.

Lo so la mente vuole
ma il labbro inerte non sa dire niente
si è fatto scuro il cielo
già ti allontani resta ancora a bere
mia davvero ah fosse vero
ma chi son io uno scimmione
senza ragione senza ragione senza ragione
uno scimmione fuggiresti fuggiresti
uno scimmione uno scimmione senza ragione
tu fuggiresti, tu fuggiresti...




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