Marlene Kuntz – Nuotando Nell’Aria

Marlene Kuntz - Nuotando Nell'Aria

Rui Cardo Suggestions presenta grandi classici e perle nascoste, versioni ufficiali e live ricercati.

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Marlene Kuntz - Nuotando Nell'Aria

Song

Il Leitmotiv di Nuotando Nell'Aria è l’assenza vissuta attraverso il ricordo di un amore finito e di una donna perduta, un tema centrale delle liriche di Cristiano Godano, frontman e autore dei testi dei Marlene Kuntz.

Nel brano, la figura femminile non è mai presente se non come assenza e allora, protagonista indiscusso della lirica non è la donna amata, idealizzata e idolatrata, a cui poeti da secoli e per secoli hanno rivolto fumi di parole, ma il ricordo che riaffiora in certi momenti e in questo nella sua dirompente potenza.

L’io narrante si trova in una condizione fluttuante che rievoca il senso della perdita di Lei e tutto ciò che di Lei manca: pelle, odori, la gioia del suo sorriso; e proprio il viaggio della mente nel passato e l’affastellarsi dei ricordi rende più consapevole e struggente l’assenza.

Il risultato: una mente “dolente, tremante, ardente” e un cuore che domanda “cos’è che manca?”.

Nuotare nell’aria non è quindi semplicemente un caleidoscopio di ricordi avvolti da un velo di dolce-amara nostalgia. Nuotare nell’aria è il mezzo per tentare di sentire vicino (almeno nello spazio di un ricordo) quella presenza e cercare così di colmare il vuoto dell’assenza.

Un’impresa tanto necessaria quanto sofferta: “e non mi basta nuotare nell’aria per immaginarti, se tu sapessi che pena”; l’aria diviene nebbia e nessun volo catartico sui ricordi risulta terapeutico.

La struttura stessa del brano è costruita su tre momenti che scandiscono, con un climax ascendente, un graduale aumento di intensità.

La prima strofa esibisce la nuda e cruda consapevolezza della perdita e il conseguente dolore per il persistere dell’amore “amando, amando, amandoti ancora”.

Nella seconda strofa si svela la triste impossibilità di alleviare il peso dell’anima attraverso il ricordo.

La terza strofa è il palesarsi della disperazione più reale, arrembante “perché tu non ci sei…”.

Testo tratto da auralcrave.


Album

Catartica è il primo album del gruppo italiano Marlene Kuntz, pubblicato il 13 maggio 1994, primo disco dell'allora neonata etichetta discografica Consorzio Produttori Indipendenti. Distribuito originariamente dalla Phonogram, è stato successivamente ristampato dalla EMI. Esiste anche la versione in LP.

Il disco

La nascita di quest'album è da far risalire ad un concorso musicale del 1992Rock Targato Italia, che offriva spazio in una compilation prodotta da Gianni Maroccolo, bassista dei CSI, a cui i Marlene Kuntz parteciparono assieme a molte altre band provenienti da tutta Italia, in totale erano 16 gruppi.

Il gruppo arrivò al nono posto, ma grazie al forfait dei Rifiuti Solidi Urbani riuscì a entrare a far parte dei finalisti del concorso. I Marlene Kuntz si fecero così notare da Maroccolo, che propose loro di registrare tutto il repertorio a Torino per poi sottoporglielo e cercare in questo modo di poter incidere con una casa discografica.

La consacrazione dei Marlene Kuntz avvenne grazie al leader dei CSI Giovanni Lindo Ferretti, che durante una convalescenza in ospedale ascoltò il singolo Lieve, che gli piacque a tal punto da fargli decidere di indirizzare la band, offrendo loro qualche utile correzione. Ferretti propose anche una cover del brano, contenuta nell'album In quiete.

Nonostante vari contatti con case discografiche indipendenti e non, i Marlene scelsero di autoprodursi. Arrivò una proposta dalla MCA Records che aveva letto su Rockerilla una recensione positiva del terzo demo, datato 1992, registrato dalla band. Dopo avere reclutato Marco Lega, già presente nella produzione della compilation di Rock Targato Italia, ed essersi spostati a Calenzano, eseguirono le prime registrazioni del disco. L'impaginazione grafica del CD è di Pino Marcosano.

I brani

Sicuramente questo disco subisce una forte influenza dal suono noise dei newyorkesi Sonic Youth, soprattutto per quanto riguarda alcune canzoni, come la strumentale Non ti scorgo più, che ricorda le battaglie noise fra Kim Gordon e Thurston Moore oppure Sonica, divenuto quasi un manifesto del noise rock italiano.

Tra le canzoni più propriamente rock e aggressive vi è MK, quasi un brano di "autopromozione", o Festa mesta, ricordata soprattutto per le sue versioni live. Non mancano le canzoni malinconiche e dolci, come Nuotando nell'aria, che diventerà una delle canzoni più importanti del gruppo; oppure Lieve (che è stata riproposta più volte dal vivo dai CSI) o Gioia (che mi do).


Artist

I Marlene Kuntz sono un gruppo alternative rock italiano formatosi nel 1987 e originario della provincia di Cuneo. Emersi sulla scena rock italiana verso la metà degli anni novanta, sono stilisticamente avvicinabili alla fusione tra rumore e forma canzone operata dai Sonic Youth e alle sonorità dei gruppi di noise rock in generale, pur mantenendo una forte vena cantautorale.

Video

Testo

Pelle
È la tua proprio quella che mi manca
In certi momenti e in questo momento
È la tua pelle ciò che sento
nuotando nell'aria

Odori dell'amore nella mente
dolente, tremante, ardente
Il cuore domanda
cos'è che manca
Perché si sente male, molto male
Amando, amando, amandoti ancora

Nel letto,
io aspetto ogni giorno un pezzo di te
Un grammo di gioia del tuo sorriso
e non mi basta nuotare nell'aria per immaginarti,
se tu sapessi che pena
Intanto l'aria intorno è più nebbia che altro
L'aria è più nebbia che altro

È certo un brivido averti qui con me
In volo libero sugli anni andati ormai
E non è facile, dovresti credermi
Sentirti qui con me perché tu non ci sei
Mi piacerebbe sai, sentirti piangere
Anche una lacrima, per pochi attimi
Mi piacerebbe sai sentirti piangere
Anche una lacrima, per pochi attimi




Audio




Feat. Cristina Donà




Live 2014




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