Stevie Ray Vaughan and Double Trouble – Pride and Joy

Stevie Ray Vaughan and Double Trouble - Pride and Joy

Rui Cardo Suggestions presenta grandi classici e perle nascoste, versioni ufficiali e live ricercati.

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Stevie Ray Vaughan and Double Trouble - Pride and Joy

Song

"Pride and Joy" is a song by American singer, guitarist and songwriter Stevie Ray Vaughan and his backing band Double Trouble, released in late 1983 by Epic Records.

It is an original composition by Vaughan and was released on his debut studio album Texas Flood (1983). "Pride and Joy" was released as Vaughan's debut single and has become one of his most popular songs.

Lyrics

"Pride and Joy" was a feature of Vaughan's live repertoire before he recorded it. According to Double Trouble drummer Chris Layton, Vaughan wrote it for a new girlfriend at the time; somewhat ironically, a later fight with her inspired "I'm Cryin'".

Composition

Called "a classic Texas shuffle", it has a twelve-bar blues arrangement, notated in the key of E (although with Vaughan's guitar tuned one-half step lower, resulting in the pitch of Eâ™­) in 44 time with a moderately fast tempo. The main guitar figure features a bassline along with muted chord chops to produce a percussive-like effect.

Vaughan also "extracts extra sound from the guitar by choosing finger shapes that allow the maximum number of strings to ring at a time (often the top E-string [Eâ™­])".


Album

Texas Flood è il primo album in studio del chitarrista statunitense Stevie Ray Vaughan, pubblicato nel 1983 dalla Epic Records.

È l'album che fa conoscere al mondo il chitarrista texano, piazzandosi nella Top 40 delle classifiche di vendita degli USA e rimanendoci per mesi. È anche il disco che, alla sua uscita, riporta in auge il blues dopo anni di lontananza dal mainstream.


Artist

Stephen Ray Vaughan, detto Stevie (Dallas3 ottobre 1954 – East Troy27 agosto 1990) è stato un chitarristacantante e compositore statunitense.

Annoverato tra i più dotati e influenti esponenti del blues statunitense, sebbene a causa della prematura scomparsa abbia pubblicato solo quattro album in studio e un live, nel 2011 Rolling Stone lo ha classificato al dodicesimo posto nella sua lista dei cento migliori chitarristi di sempre mentre Classic Rock Magazine lo ha inserito al terzo posto nella sua lista 100 Wildest Guitar Heroes nel 2007.

Gli ultimi anni

Il 1985 è per Vaughan l'anno del ritorno al Festival di Montreux, questa volta nelle vesti di acclamata star internazionale. Lo show tenuto il 15 luglio è di grande intensità ed è particolarmente degna di nota la versione del brano Tin Pan Alley, suonata in coppia col bluesman Johnny Copeland.

L'esibizione di Montreux, presente sull'album Blues Explosion, lo porta anche alla vittoria di un Grammy Award e il tour promozionale di Soul to Soul giunge in Svizzera, Francia, Paesi Bassi, Finlandia, Svezia e Giappone; il 14 luglio 1985 si esibisce per la prima volta anche in Italia, all'Umbria Jazz Festival di Perugia.

In questo periodo partecipa anche ad album di altri artisti quali Texas Twister di Johnny Copeland e Gravity di James Brown nel 1986, I'm in the Wrong Business di A.C. Reed nel 1987, Soulfull Dress di Marcia Ball nel 1984 e Strike Like Lightning del suo idolo giovanile Lonnie Mack nel 1985.

Intanto l'abuso di alcol e droghe mina pesantemente il fisico di Vaughan, che durante una tappa del tour in Germania nell'ottobre del 1986, viene colto da un collasso: il ricovero in ospedale e il successivo periodo di disintossicazione in un centro della Georgia lo tengono lontano dalle scene per quasi due mesi. Sul finire del 1986 esce Live Alive, il primo album live dell'artista, che raccoglie alcune delle migliori esibizioni dell'estenuante tournée del periodo precedente e alcuni inediti, riscuotendo anch'esso un buon successo.

Nel 1987 divorzia dalla moglie e in seguito si fidanzerà con la modella Janna Lapidus, conosciuta in Nuova Zelanda.

Il tour con Jeff Beck

Nel gennaio del 1987 inizia un interminabile tour americano che durerà fino al 1988, buona parte svolto assieme al chitarrista Jeff Beck, con una breve interruzione solo per il mese di ottobre 1987. Tra giugno e luglio 1988 il tour fa tappa in Europa e Vaughan torna ancora ad esibirsi in Italia: il 3 luglio è a Pistoia per il Pistoia Blues Festival, il 4 luglio è a Milano al Palatrussardi, il 6 luglio suona all'Arena Alpe Adria di Lignano Sabbiadoro, il 7 luglio è di nuovo a Milano per lo Hiotfin Festival e infine è a Salerno per il II Festival internazionale del Blues di Salerno l'8 luglio.

Il ritorno in studio nel 1989 coincide con l'uscita dell'album In Step, con cui vince un Grammy Award nella categoria Best Contemporary Blues Record, grazie anche al record raggiunto di più di un milione di copie vendute.

Pur rimanendo il blues una delle componenti più importanti del suo stile, il disco denota un'ulteriore flessione verso il rock melodico, distanziandosi sempre più dalle sonorità grezze di inizio carriera. Nel 1990 Stevie collabora con suo fratello Jimmie al disco di Bob Dylan Under the Red Sky, che uscirà postumo, e incide con Jimmie anche l'album Family Style, prodotto da Nile Rodgers, a sua volta pubblicato dopo la morte e poco acclamato da critica e pubblico.

Nel gennaio dello stesso anno partecipa a MTV Unplugged, registrando in versione acustica con una chitarra a dodici corde i brani Rude MoodPride and JoyTestify e Life Without You, che interrompe dopo pochi accordi incalzato dal pubblico che chiede a gran voce di ripetere Testify: questa rappresenta una delle poche registrazioni conosciute in cui Stevie imbraccia una chitarra acustica. Durante tutta la prima metà dell'anno effettua un intenso tour negli Stati Uniti con Joe Cocker.

L'incidente mortale

La notte del 27 agosto 1990, dopo aver partecipato assieme a Eric ClaptonRobert CrayBuddy Guy e il fratello Jimmie a un grande concerto all'Alpine Valley Music Theater di Alpine Valley Resort, vicino a East Troy nel Wisconsin, Stevie salì su un elicottero per tornare in albergo a Chicago.

Vaughan, stanco per il concerto, chiese al fratello di prendere l'unico posto rimasto libero e partire prima, poiché tre posti, inizialmente riservati a Jimmie, sua moglie e lo stesso Stevie erano già stati occupati da altri membri dello staff di Eric Clapton. Poco dopo il decollo, il velivolo si schiantò contro una collina a causa della fitta nebbia e della poca esperienza del pilota in simili condizioni atmosferiche.

Nessuno si accorse dell'incidente fino alla mattina seguente, allorché l'elicottero non giunse a destinazione. Nell'incidente, oltre allo stesso Vaughan, morirono il pilota Jeff Brown e tre membri dello staff di Clapton: Bobby Brooks, Nigel Browne e Colin Smythee.

Vaughan fu sepolto il 31 agosto 1990 al Laurel Land Memorial Park di Dallas accanto al padre, morto il suo stesso giorno quattro anni prima.

Stevie Ray Vaughan and Double Trouble - Pride and Joy

Video

Testo

Well, you've heard about lovin' givin' sight to the blind
My baby's lovin' cause the sun to shine

(chorus)
She my sweet little thing
She my pride and joy
She my sweet little baby
I'm her little lover boy

Yeah, I love my baby
My heart and soul
Love like ours won't never grow old

(chorus)

Yeah, I love my lady
She's long and lean
You mess with her
You'll see a man get mean

(chorus)

Well, I love my baby
Like the finest wine
Stick with her until the end of time

(chorus)

Yeah, I love my baby
My heart and soul
Love like ours won't never grow old

(chorus)

Traduzione

Beh, hai sentito parlare dell'amore per il dono della vista ai ciechi
Il mio bambino ama far splendere il sole

(rit.)
Lei è la mia dolce piccola creatura
Lei è il mio orgoglio e la mia gioia
Lei, la mia dolce piccola bambina
Sono il suo piccolo amante

Sì, amo il mio bambino
Il mio cuore e la mia anima
L'amore come il nostro non invecchierà mai

(rit.)

Sì, amo la mia signora
È lunga e magra
Ti metti nei guai con lei
Vedrai un uomo diventare cattivo

(rit.)

Beh, amo il mio bambino
Come il vino più pregiato
Resta con lei fino alla fine dei tempi

(rit.)

Sì, amo il mio bambino
Il mio cuore e la mia anima
L'amore come il nostro non invecchierà mai

(rit.)




Live 1983




Audio




Live 1985




Acoustic 1989