Mad Cool Festival 2019 Madrid

Mad Cool Festival 2019 Madrid

Rui Cardo Reportage... piccoli video per grandi concerti... o il contrario?


Mad Cool Festival 2019 Day 1

Preambolo

Anche quest'anno problemi sorgono prima del Festival come si evince dall'unico gruppo di Facebook riguardante l'evento ("Mad Cool English Speaking Fans"): le pulseras, the wristbands, in pratica i bracciali non sembrano essere arrivati a nessuno, nonostante gli acquisti siano stati fatti addirittura a Dicembre.

La location come l'anno scorso, per dirla alla romana, è a "Monculo", praticamente lontanissimo dal centro di Madrid, accanto all'aeroporto, in un campo nel mezzo del nulla.

Il mezzo più vicino per raggiungerlo è il treno, per fortuna a modica cifra di 1.70€. Con bellissima sorpresa bisogna aggiungerci sui 3km a piedi. Inoltre l'organizzazione è pessima... i cartelli? Esigui, se sbagli corsia del marciapiede vieni diviso da delle reti inutili ed infine arrivato finalmente alle barriere di accesso non hai modo di passarle perchè continui ad essere separato dalla corsia giusta nonostante sia ad un centimetro da te, devi ritornare indietro e rifarti tutta la stessa strada due volte. E non sono 50 metri.

11 Luglio:

Una certa Nao e Lewis Capaldi aprono il festival per i primi arrivati e iniziano a scaldare i presenti (già estremamente accaldati a dir la verità) e a seguire alle 19.35 arriva la polistrumentista e fenomena Tash Sultana che mostra tutte le sue doti, salta, canta e suona qualsiasi cosa andando spesso in estasi, rigorosamente a piedi nudi.

Si fa un salto da Ms. Lauryn Hill ma purtroppo (secondo noi) fa un set molto lungo da DJ a sorpresa (DJ Reborn) senza essere annunciato sul programma... Male male mad cool... Sembra poi che regali un paio di canzoni live (ma noi eravamo ormai dall'iguana!).

Si vola quindi verso il grandissimo Iggy Pop che a 72 anni suonati è sempre un animale da palco incredibile concludendo anche in un suo quasi tipico stage diving, si butta si nel pubblico ma senza superare le transenne.

E' il momento dell'headliner (?) della serata ovvero Bon Iver. Bel concerto e bell'atmosfera.

Noel Gallagher poi ci propone i suoi ultimi lavori e un corposo tuffo nel passato degli Oasis. Mitico.

A seguire per concludere la nottata ci sono i The Hives, i Vampire Weekend e i The Chemical Brothers!

Tash Sultana

Tash Sultana

Tash Sultana

Tash Sultana – Jungle

Iggy Pop – I Wanna Be Your Dog

Iggy Pop – Gimme Danger

Iggy Pop – The Passenger

Iggy Pop – Lust For Life

Iggy Pop – Search And Destroy

Noel Gallagher – The Importance Of Being Idle

Noel Gallagher – Stop Crying Your Heart Out

Noel Gallagher – Little By Little

Noel Gallagher – Wonderwall

Noel Gallagher – Dont’ Look Back In Anger

Bon Iver

Bon Iver – Skinny Love

Bon Iver – Holocene

Bon Iver

Bon Iver – For Emma

Mad Cool Festival 2019 Day 2

Preambolo

Prima di parlare della giornata spendiamo una piccola parentesi su come tornare dal luogo dell'evento anche quest'anno: un MEZZO DISASTRO (migliorativo rispetto all'anno scorso che era un disastro totale).

Partendo con i soliti 3km a piedi fuori l'uscita del Mad Cool si arriva ad uno spazio di sosta per i bus, quest'anno diretti solamente a plaza Castilla (abbastanza inutili perchè comunque la zona è troppo lontana dal centro).

La durata del viaggio in questo caso è breve ma una volta arrivati bisogna organizzarsi per tornare. L'anno scorso si arrivava a 60 euro per un passaggio Uber, quest'anno i prezzi si sono abbassati per via della moltitudine di offerte tra Taxi, Uber e Cabify. La prima notte ci siamo salvati con l'ultima metro delle 2.30, la seconda a piedi e bus notturno, la terza addirittura usando Mobike.

12 Luglio:

Iniziano i Palace, a seguire i Rolling Blackouts C.F. e gli American Authors, tutti a noi sconosciuti. Nel frattempo sul palco principale scalda i motori la rediviva Sharon Van Etten, riportata in auge dal maestro David Lynch con la sua terza stagione di Twin Peaks. Continuano una certa Marina e Miles Kane fino ad arrivare al primo headliner della serata: i The National.

Grande performance e stavolta (grazie a dio) voce ottima di Berenger (anche se in studio è diversa, c'è poco da fa). Subito dopo Terrible Love iniziano i secondi headliner, i grandiosi Smashing Pumpkins!

A concludere gli spagnoli Vetusta Morla con gli esplosivi Wolfmother e a chiudere le porte l' Empire Of The Sun.

The National

The National – Bloodbuzz Ohio

The Smashing Pumpkins – Solara

The Smashing Pumpkins – Disarm

The Smashing Pumpkins – 1979

The Smashing Pumpkins – Today

Wolfmother – Colossal

Mad Cool Festival 2019 Day 3

13 Luglio:

Ci perdiamo Johhny Marr e, purtroppo, i Gossip per sentire tutti appassionatamente i Prophets Of The Rage che coinvolgono tutto il pubblico presente con il loro entusiasmo che esplode quando ripropongono Killing In The Name dei RATM.

Nel frattempo suonavano i Mogwai ma come fare per sentire entrambi? impossibile. I Cure poi fanno il record di durata per uno show al Mad Cool Festival con le loro due ore e un quarto (forse solo i Pearl Jam l'anno scorso hanno avuto la stessa durata) e scaldano i cuori dei presenti nella ventosa ultima notte di festival. Da menzionare nel frattempo i The 1975 su uno stage secondario.

Per finire in bellezza sfoderano un live straordinario i Greta van Fleet di cui avevamo qualche dubbio dopo aver visto qualche altro live da YouTube mentre invece ci smentiscono alla grande e danno vita ad uno show incredibile. Energia che usciva da tutti i componenti della band con qualche esagerazione dovuta alla tenera età: il chitarrista voleva la scena leggermente un po' troppo il dovuto, così come il cantante ha ecceduto con i suoi acuti. Un timbro simile come Ian Gillian esagerava sempre ma con estrema intelligenza e mai solo per farlo (ricordate lo straordinario live di Strange Kind Of Woman a Tokyo?). Nel complesso comunque spettacolari!


Le Conclusioni

Il drastico calo qualitativo e quatitativo delle proposte musicali hanno pesato nell'edizione del 2019, le persone hanno incominciato a vendere i propri abbonamenti appena confermata la scarsa lineup di quest'anno, ricordo che l'anno scorso c'erano: Alice In Chains, Arctic Monkeys, Ben Howard, Depeche Mode, Eels, Fidlar, Fleet Foxes, Franz Ferdinand, Future Islands, Jack Johnson, Jack White, James Bay, Jet, Justice, Kasabian, Leon Bridges, Massive Attack (anche se non hanno voluto suonare), MGMT, Nine Inch Nails, Pearl Jam, Portugal. The Man, Queens Of The Stone Age, Rival Sons, Snow Patrol, Tame Impala, The White Buffalo, Underworld, ecc.

Controlliamo i suggerimenti dello scorso anno e se hanno rimediato

Suggerimenti obbligatori:

  • Più spazio / meno gente ... eravamo troppi nelle stesse zone - MOLTO PIU' GESTIBILE E SPOSTAMENTI TRA STAGE MOLTO FACILI MA AVRA' PESATO LA DELUSIONE DELLA LINEUP
  • Zone VIP più piccole, non possono occupare tanto spazio vuoto davanti il palco - TOTALMENTE RIMOSSE DAL SOTTOPALCO, CI HANNO ASCOLTATO
  • Trasporti! Organizzare meglio almeno gli autobus verso il centro o organizzare con il comune le metropolitane aperte fino a mattina - MIGLIORI TARIFFE PER TAXI, UBER, CABIFY MA TRASPORTI PUBBLICI NON SUFFICIENTI PER IL RITORNO
  • Entrate / Uscite ... troppo lontane, troppi tratti a piedi.. bastava cambiare il senso di entrata e tutti sarebbero stati più felici invece la metro e il treno sbucava alla fine della zona, dovevi farla tutta al contrario entrare e poi rifarla tutta nell'altro senso per il palco principale... assurdo. - RIMASTO UGUALE
  • Rete. Non funzionante ne quella telefonica ne il WiFi... un minimo anche per contattare amici sparsi o per la sicurezza o per chiamare taxi ecc. - MIGLIORATA, NON TANTO DA PERMETTERE UNA DIRETTA MA FUNZIONAVA ALMENO

Prophets Of The Rage – Killing In The Name

The Cure – Pictures Of You

The Cure – Lovesong

The Cure – In Between Days

Greta Van Fleet – Safari Song

Greta Van Fleet – Highway Tune

Greta Van Fleet – When The Curtain Falls

Lascia un commento