Marta Sui Tubi – Grandine

Marta Sui Tubi - Grandine

Rui Cardo Suggestions presenta grandi classici e perle nascoste, versioni ufficiali e live ricercati.

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Marta Sui Tubi - Grandine

Song

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Ho scelto di commentare per l'approfondimento musicale una canzone del loro ultimo album, "Grandine" perchè parla, secondo me, delle scelte sbagliate, dei momenti nella vita in cui un soggetto si smarrisce, di quando scappa davanti a quello che vorrebbe.

Grandine

Grandine si apre proprio su questo: "Ci poteva scappare la notte più bella del mondo agitando pensieri come bandiere colorate e io invece zaino in spalla , nido di rapace ricordi in via d'estinzione". Il protagonista di questa canzone avrebbe potuto rischiare di essere felice, di passare la notte più bella del mondo ma davanti a tutto questo invece volta le spalle ed evita di farsi sorprendere da quello che sarebbe potuto accadere. Questo succede spesso nella vita degli esseri umani: trovarsi davanti ad un'occasione che potrebbe cambiare la vita e prendere invece la direzione opposta per non rischiare nulla.

I pazienti di Dedalus spesso iniziano una terapia raccontando il momento in cui le cose nella vita hanno iniziato ad andare male: l'occasione persa, la scelta sbagliata all'università, un amore perduto o mai vissuto, una chiusura, una delusione nel legame con l'Altro. Varcano la porta di Dedalus domandando di comprendere quello che è accaduto, chiedendo come dicono i Marta sui Tubi in Grandine di "sapersi leggere dentro prima di cominciare a scrivere".

Scrivere

Cominciare a scrivere cosa?
I pazienti attraverso i sintomi che presentano, attraverso le loro sofferenze che arrestano il corso della propria vita, domandano di comprendere cosa è accaduto per poter finalmente cominciare a scrivere la propria vita, a lasciare un segno, a non scappare via davanti alla possibilità della notte più bella del mondo. Per la psicoanalisi, quando un soggetto perde la propria strada, va verso quello che conosce da tutta la vita, come dice Freud il soggetto patisce "l'eterno ritorno dell'uguale" o come dice Lacan, uno psicoanalista francese, si sottomette a " ciò che non cessa mai di scriversi". Il soggetto ripete qualcosa della sua vita da cui non riesce a separarsi che lo fa stare male ma che conosce perfettamente da sempre.

Anche qui i Marta sui Tubi lo trasmettono molto chiaramente in Grandine: perché sempre seducente chi può farci del male, perché sempre seducente chi vuol farsi del male.

Mi vengono in mente tante storie di vita di soggetti che descrivono bene questa condizione che seduce e fa soffrire. Desiderare di innamorarsi e poi invece scegliere di collezionare solo storie di sesso poco impegnative, sentirsi traditi dall'Altro e nella vita ripetere questa condizione instaurando amicizie poco sincere, trovando partner che ci tradiranno sempre oppure scegliendo la droga, l'alcol, sostanze inumane che non tradiscono, non deludono, come invece può accadere con gli esseri umani. In altre parole il soggetto sente di non aver scampo, si fa fuori, non entra in gioco, non prova ad occupare nessun altro posto nella vita se non quello che pensa sia il suo unico destino che ripete inesorabile. Ogni soggetto mostra qualcosa che concerne la sua storia, continua ad occupare un posto che lo riguarda e che ripete in tutte le relazioni ma questa condizione, questa ripetizione lo taglia fuori, lo fa sentire un lungo ramo senza fiori.

Psicoanalisi

La psicoanalisi insegna al soggetto in cura di cogliersi come oggetto, cioè di individuare il posto che incessantemente ripete nella sua vita, nella sua storia e che impedisce di aprirsi al nuovo, di cogliere le occasioni della vita, di mancare l'appuntamento con la propria notte più bella del mondo. Per dire di sì al proprio incontro, per permettersi una chance, i soggetti non devono arrivare a rinnegare il proprio passato, quello che sono stati ma usare ciò che sono e sanno di loro stessi per produrre qualcosa di nuovo e di diverso che vada nella direzione di ciò che vogliono.

I Marta sui Tubi in una loro recente intervista raccontano il loro approccio alla musica, come amano suonare, sottolineano che se qualcosa mentre si suona viene male non lo devi nascondere, lo devi esaltare, se c'è un errore lo devi far vedere, e lo devi girare in positivo. Ecco, in altre parole è la possibilità che un soggetto ha: mostrare le proprie mancanze, i propri errori, le proprie ripetizioni ma facendoli girare in un modo diverso dal solito, smettendo di subire quello che si è invece iniziare a vivere approfittando di quello che si è.

Articolo da Dedalus.


Album

Cinque, la luna e le spine è il quinto album della band folk punk Marta sui Tubi, pubblicato il 14 febbraio 2013. Grandine fa parte dell'album.

Il disco

L'album è uscito in contemporanea con la partecipazione del gruppo alla 63ª edizione del Festival di Sanremo, dove hanno presentato i brani Dispari, scartato in base al nuovo meccanismo di gara, e Vorrei.

Ad ispirare il titolo del disco, è il numero che ricorre spesso nella carriera della band, ossia il 5. Il frontman Giovanni Gulino ha infatti affermato: "questo è il nostro 5º album ed è da 5 anni che la formazione si è stabilizzata a 5 elementi".

Il brano Vagabond Home è il primo brano originale in lingua inglese della band, il secondo non in italiano considerando la cover di Tomorrow Never Knows dei Beatles contenuta nel secondo album C'è gente che deve dormire.

Il 22 marzo 2013 la band fa partire il tour promozionale.

Il 27 marzo 2013 vengono pubblicati i videoclip ufficiali di entrambi i brani presentati a Sanremo, ossia Vorrei e Dispari, ideati e diretti da Calu.


Artist

Marta sui Tubi sono una band folk rock italiana, formatasi nel 2002.

Esordi

I Marta sui Tubi sono un progetto nato quando Giovanni Gulino (già voce dei Mama Kin Band prima e degli Use And Abuse poi) e Carmelo Pipitone (già voce e chitarra dei RYM), rispettivamente di Marsala e Petrosino, vengono a conoscenza dei rispettivi progetti acustici scambiandosi dei demo nell'estate del 2002, e decidono di fare musica assieme.

Nell'autunno dello stesso anno il duo si trasferisce a Bologna. Nella città emiliana danno vita ai Marta sui Tubi, gruppo che si basa su due voci e una chitarra acustica. Il repertorio è molto vario, si parte da varie cover che spaziano da Jeff Buckley fino a Bugo, aggiungendo a queste una trentina di canzoni inedite.

Continuano a suonare per tutta la stagione fredda nei pub bolognesi, riuscendo ad attirare sempre più pubblico e diventando un vero e proprio fenomeno underground. Nel frattempo scrivono nuove canzoni che man mano propongono alla gente che va a vederli.

Nel gennaio 2003 i Marta sui Tubi registrano un demo con un solo microfono, 11 canzoni per farsi conoscere da produttori e case discografiche. Fabio Magistrali, produttore di molti artisti tra cui anche il già citato Bugo, ascolta il demo e accetta subito il ruolo di produttore artistico per la band.

Muscoli e dei

L'album di esordio della band, Muscoli e dei, viene pubblicato nel 2003 da Eclectic Circus Records. Da questo disco verranno estratti i singoli Stitichezza cronica e Vecchi difetti. In un'intervista i Marta sui tubi hanno dichiarato "Muscoli e dei ha rappresentato una scoperta di noi stessi. Abbiamo capito che avremmo potuto cambiare vita, rendendo la musica un lavoro."

Nel 2004 entra a far parte del gruppo il batterista Ivan Paolini. Nello stesso anno la band ha vinto il Premio del Meeting delle etichette indipendenti come " miglior gruppo indipendente italiano".

Audio

Testo Grandine

Ci poteva scappare la notte più bella del mondo
agitando pensieri come bandiere colorate
e io invece zaino in spalla,
nido di rapace ricordi in via d'estinzione

ma l'arte non paga diritti d'autore alla realtà,
anche se ogni donna vorrebbe farsi leccare da un poeta
anche se da quello che mi dicono i poeti non esistono più
e questo è un vero peccato

perché bisogna sapersi leggere dentro
prima di cominciare a scrivere,
si,
martello su un'incudine

sentirsi come un lungo ramo senza fiori
ogni speranza è raggiungibile
ogni certezza è irragionevole
perché sempre seducente chi può farci del male
perché sempre seducente chi vuol farci del male

rifiutare le proprie ossessioni è come sbucciarsi con un coltello senza lama
ci metteresti troppo tempo
e poi
a che prezzo poi

ho notato che fidarsi di chi non ti contraddice mai è un grossissimo rischio
perché ti vuole fregare o pure peggio
non glie ne frega niente di te

ho notato che la speranza è ciò che ognuno vuole che sia
la speranza è una risposta vaga una domanda sfocata
un'arrampicata affannosa su una pertica che prende fuoco,
una tana scavata in fretta
mentre lasci il tuo odore nel naso
del tuo predatore

sentirsi come un lungo ramo senza fiori
ogni speranza è raggiungibile
ogni certezza è irragionevole
perché sempre seducente chi può farci del male
perché sempre seducente chi vuol farsi del male

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Live 2013

Live 2013

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