Radiohead – Fake Plastic Trees

Radiohead - Fake Plastic Trees

Rui Cardo Suggestions presenta grandi classici e perle nascoste, versioni ufficiali e live ricercati.

Enjoy! 😉

Radiohead - Fake Plastic Trees

Song

Fake Plastic Trees è un singolo della band inglese dei Radiohead. Si tratta del terzo estratto dal secondo album del gruppo, The BendsFake Plastic Trees è considerata un punto di svolta nella carriera dei primi Radiohead, che si allontanarono dalle sonorità post-grunge del loro primo singolo Creep.

Pare che la canzone sia stata scritta pensando al mondo del commercio e del consumismo di massa. Secondo il cantante Thom Yorke, l'ispirazione è venuta pensando a Canary Wharf, importante centro direzionale situato al centro della città di Londra.

La canzone nacque subito dopo aver assistito ad un concerto di Jeff Buckley; appena il gruppo tornò in studio Thom Yorke registrò le parti vocali in due riprese.

Uno dei motivi principali alla base della frustrazione dei membri della band era dovuta alla loro compagnia discografica, la Capitol Records - responsabile della distribuzione americana dei lavori della band - che voleva una traccia forte da piazzare nelle playlist radiofoniche americane.

Sorpreso del fatto che fosse proprio la lenta Fake Plastic Trees il candidato numero uno come successore di Creep, Yorke comprese alla fine che la versione distribuita in America sarebbe stata un remix. Solo dopo una forte insistenza da parte del frontman, si decise di diffondere oltreoceano la versione originale del brano.


Album

The Bends è il secondo album dei Radiohead, pubblicato il 13 marzo 1995 dalla Parlophone.

La rivista statunitense Rolling Stone ha incluso The Bends nella sua lista dei 500 migliori album alla posizione n. 111 Mentre Q Magazine l'ha inserito alla 2posizione.

Assieme a Kid A del 2000, The Bends è uno dei due album in studio dei Radiohead ad avere per titolo quello di una delle sue canzoni.

Il disco

L'album presenta un cambio di rotta dei Radiohead alla ricerca di sonorità maggiormente introverse e a tratti psichedeliche. La voce di Thom Yorke, pur se dotata di una certa personalità, viene associata a quella di Bono Vox.

Preceduto da un singolo come Just, canzone irruente e aspra nei suoni che anticipa molte tematiche dell'album, il secondo lavoro della band presenta una sua unitarietà sonora e compositiva. Il sound si caratterizza discostandosi dai dettami del britpop che impazza in quegli anni, l'album presenta una trama unitaria eccezion fatta per High and Dry, che un po' si discosta da un album tanto omogeneo.

Tra i brani spiccano Fake Plastic Trees, la title-track The Bends e l'allucinato lamento di Street Spirit (Fade Out), accompagnata da un video che sottolinea l'atmosfera del brano.

The Bends è considerato un pilastro degli anni novanta, pietra miliare del rock-pop inglese, che ha influenzato il sound di quegli anni, come dimostrano i riconoscimenti delle classifiche di Rolling Stone e Q Magazine. Il disco è dedicato alla memoria di Bill Hicks, comico e pensatore statunitense.


Artist

I Radiohead sono un gruppo musicale alternative rock inglese proveniente dall'Oxfordshire e formatosi nel 1985. Fino al 1992, quando cambiarono nome, erano noti come On a Friday. Hanno venduto più di 30 milioni di dischi in tutto il mondo.

La band è formata da Thom Yorke (voce, chitarra, pianoforte), Jonny Greenwood (chitarra solista, tastiere, sintetizzatore, onde Martenot), Ed O'Brien (chitarra, voce di supporto), Colin Greenwood (basso elettrico, sintetizzatori) e Philip Selway (percussioni).

I Radiohead pubblicarono il loro primo singoloCreep, nel 1992. La canzone fu inizialmente un insuccesso, ma dopo la pubblicazione dell'album di debutto Pablo Honey, il singolo ebbe un inaspettato successo mondiale. L'album, seppur ben accolto negli Stati Uniti, passò quasi inosservato in Inghilterra.

Il successo in patria arrivò solo con il secondo album, The Bends (1995), che fece guadagnare al gruppo numerosi fan. La loro reputazione crebbe ancor di più con l'uscita del terzo album; caratterizzato da un suono più esteso e dal tema ricorrente dell'alienazione moderna, OK Computer (1997) è riconosciuto da diversi critici come una pietra miliare della musica rock degli anni novanta.

Video

Lyrics

The green plastic watering can
For her fake Chinese rubber plant
In the fake plastic Earth

That she bought from a rubber man
In a town full of rubber plans
To get rid of itself

It wears her out (x4)

She lives with a broken man
A cracked polystyrene man
Who just crumbles and burns

He used to do surgery
For girls in the 80s
But gravity always wins

And it wears him out
It wears him out (x3)

She looks like the real thing
She tastes like the real thing
My fake plastic love

But I can't help the feeling
I could blow through the ceiling
If I just turn and run

And it wears me out
It wears me out (x3)

And if I could be who you wanted
If I could be who you wanted
All the time (x2)

Testo

Il suo annaffiatoio di plastica verde
Per la sua finta pianta cinese di gomma
Nella sua finta Terra di plastica

Che lei ha comprato da un uomo di gomma
In una città piena di piani gomma
Per disfarsene

Questo la infastidisce (x4)

Lei vive con un uomo distrutto
Un uomo di polistirene in pezzi
Che si sbriciola e brucia

Lui faceva il chirurgo plastico
Per le ragazze negli anni '80
Ma la gravità vince sempre

E questo lo infastidisce
Questo lo infastidisce (x3)

Lei sembra essere ciò che è reale
Ha il gusto di ciò che è reale
Il mio falso amore di plastica

Ma non posso resistere al sentimento
Potrei andare via attraverso il soffitto
Se solo mi girassi e corressi

E questo mi infastidisce
Questo mi infastidisce (x3)

E se solo io potessi essere ciò che tu vorresti
Se solo potessi essere ciò che tu vorresti
Per sempre (x2)

Live 1995

Live 2018

Lascia un commento